MEMORIAL 2009




Programma della manifestazione

Ore 16:00 Presentazione ed inizio manifestazione
Ore 16:30 Inizio gare bambini- anno 2004/2003/2002 metri 100
anno 2001/2000/1999 metri 300
anno 1998/1997/1996 metri 500

Premiazione con coppe al primo/a classificato/a di ogni categoria e medaglia
ricordo per tutti. Magliette, cappellini e piccoli gadgets in regalo.

· Ore 17:15 Inizio gara non competitiva KM 2 aperta a tutti dai 14 anni in su
Premiazione con coppe ai primi tre uomini e alle prime tre donne

· Ore 18:00 Inizio gara competitiva amatori master tesserati F.I.D.A.L KM 6
Premiazione ai primi tre uomini e donne per tutte le categorie da TM a over 75
con coppe e premi ai migliori classificati

· Ore 19:00 novità assoluta – Inizio gara competitiva amatori top, assoluti, juniores, promesse e professionisti KM 8

· Ore 20:00 Premiazioni finali – Consegna Trofeo Lillo Inguanta, Trofeo Rosamaria e Trofeo Credito Siciliano − Saluti alle autorità – Breve conferenza AIDO – Fuochi d’artificio.

ALBO D'ORO

partenza 2008
ALBO D'ORO
MEMORIAL LILLO INGUANTA
2005- Pasqualino Rota G.S. Atletica Dolomiti Belluno
2006- Abdelkarim Boumalik G.S. Cinque Torri Trapani
2007- Adil liazaly G.S. Valle dei Templi Agrigento 26’25’’ KM 8
2008- Francesco Bennici G.S. Carabinieri Bologna 25’14’’ KM 8

TROFEO ROSAMARIA

2008- Gaetana Scionti G.S. Stile libero Messina 29’51’’ KM 8

la gara del 2008

RACHID BERRADI


Gazzetta dello Sport
16 febbraio 1999
"Io, Rachid Berradi italiano fortunato"
Il siciliano nato in Marocco si racconta: "Mi sconvolge che il nero della mia pelle faccia cambiare l' atteggiamento della gente. Sono musulmano, parlo l' arabo, ma questo Paese mi ha dato tanto. Un sogno? Un giorno con l' Inter"

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"Mi sconvolge che il nero della mia pelle faccia cambiare l' atteggiamento della gente. Sono musulmano, parlo l' arabo, ma questo Paese mi ha dato tanto. Un sogno? Un giorno con l' Inter" "Mi chiamo Rachid Berradi e domenica ho vinto il campionato italiano di corsa campestre. Sono nato in Marocco e a 10 anni mi sono trasferito a Palermo. Nel ' 96 ho chiesto la cittadinanza italiana, ma l' avrei fatto pure senz' atletica: ci sono molte ragioni, se per esempio vivi in un posto vuoi votare alle elezioni. Per mio fratello Reda e' identico: lui studia Lingue e scrive per il Giornale di Sicilia. Ma tutti ci sentiamo italiani, italiani che non rinnegano niente: Nabib ha 8 anni e imparera' l' arabo anche se e' nato a Palermo. Poi c' e' Isham: ha 18 anni, lui corre come me. "Sono un ragazzo fortunato, mio padre lavorava in un vivaio di fiori, parti' un anno prima di noi. Ce l' ha messa tutta per non farci smettere di studiare dopo la scuola media. All' inizio e' stato difficile. Ero bambino, pensavo di non farcela, andavo a comprare il pane e non sapevo neanche una parola. Mi ha aiutato la professoressa di francese, la signora Silvestri, che mi faceva il doposcuola gratis. Quanto all' atletica l' ho cominciata per scherzo: c' era una selezione di Giochi della Gioventu' e il professor Pecora, il mio primo allenatore, pesco' soprattutto tra quelli che gia' giocavano a calcio. Io non c' ero, pero' quel giorno era in programma un' interrogazione di italiano: "Mi deve convocare per forza", gli dissi. Vinsi. Avevo 15 anni. "Ho conosciuto persone che non hanno avuto la mia stessa fortuna. Certe volte leggo il giornale e resto a bocca aperta. Mi sconvolge il fatto che il colore della mia pelle, il nero, faccia cambiare l' atteggiamento di una persona sulla strada. Se hai paura di uno diverso da te, di uno straniero, perche' devi essere piu' diffidente con me che con uno svedese? A volte, quando viaggio coi miei compagni e ci capita di parlare in siciliano, qualcuno si mette le mani sul portafogli: mi verrebbe voglia di intervenire, mi trattengo. A Palermo no, la gente e' aperta, non mi sono mai sentito a disagio. E poi l' atletica e' un posto lontano dal razzismo. "Quando vedo uno che e' nato nella mia stessa terra che sta ai lati della strada, per esempio a fare il lavavetri, provo un senso di ingiustizia. Pero' anche di rispetto. Chi ruba, chi spaccia, questa e' la gente che deve pagare. Non solo per se' , ma anche per la gente che lavora onestamente, che si fa in quattro per mandare i figli a scuola come ha fatto mio padre. Vorrei una legge aperta, poi chi sbaglia paga, sia italiano o marocchino, bianco o nero. "L' angolo che mi piace di piu' di Palermo e' il mare di Mondello, ma l' emozione piu' grande l' ho provata a Monreale: io, musulmano, davanti al Duomo. Si' perche' io sono musulmano praticante. No, con mia moglie non ho avuto problemi. Io non mangio carne di maiale, lei e' vegetariana... Si' , qualche problemino quando nascera' tra poco il nostro primo figlio forse ci sara' . O forse no, perche' con me non ci sono problemi: diventera' musulmano come me, ma a 18 anni magari sara' ebreo o buddista. "Ho provato molta soddisfazione a girare uno spot per il Comune di Palermo, una pubblicita' della citta' che e' gia' stata trasmessa dalle reti Rai e lo sara' prossimamente su quella Mediaset. Ma l' atletica non c' entra niente: non mi hanno scelto perche' sono un atleta; ho fatto un concorso, ne hanno scelti 18 su 360: preso! In scena ho fatto il panettiere: e' stato simpatico. "Mi sento piu' italiano che marocchino. Questo Paese mi ha dato tanto, sento che devo ripagarlo. Ma in Marocco non sono straniero, tutt' altro: nessuno mi ha mai dato del "traditore". Corro qualche volta con Hissou, El Guerrouj mi ha invitato pure a casa sua. Quello che mi dispiace e' che sto perdendo un po' di abitudine a leggere l' arabo. Mi piace leggere, leggo spesso Luciano De Crescenzo per esempio. La musica? Tra gli arabi il mio preferito e' Cheb Khaled, il cantante del "rai' ". Poi conosco tutte le canzoni di Edoardo Bennato: no, non solo le canzoni nuove, anche quelle vecchie. Per esempio "L' isola che non c' e' ": io forse l' isola che non c' e' l' ho trovata, in Sicilia. "Faccio l' atleta, sarebbe bello correre la maratona a Sydney. E poi c' e' un altro sogno: andare a pranzo con la squadra dell' Inter. Li ho incrociati una volta in aeroporto, al ritorno del Campaccio, ho tutti i loro autografi. So che per passare un giorno con loro dovro' fare qualcosa di importante. Ma se la fortuna mi segue...

articolo tratto da GAZZETTA DELLO SPORT DEL 16/02/1999


Rachid Berradi alla Stramilano del 2002 ha stabilito il tempo record italiano sulla “mezza maratona” in 1h00’20’’, tempo ancora imbattuto. Adesso corre per la Forestale, molto impegnato nel sociale, ha fondato una scuola di Atletica allo Zen a Palermo (http://www.atleticaberradi.it/.) vedi Correre di Giugno.

DOVE SIAMO

Palma di Montechiaro, a pochi km. da Agrigento, fondata nel 1637 dalla famiglia Tomasi di Lampedusa, fu il luogo da cui trasse ispirazione Giuseppe Tomasi per scrivere il suo capolavoro "Il Gattopardo". Da visitare "Il castello" che si erge su un terrazzo roccioso a strapiombo sul mare, fra Punta bianca e la foce del fiume Palma; il Palazzo Ducale, con splendidi soffitti a cassettoni dipinti; l'elegante Chiesa Madre, risalente al 1666 è posta alla sommità di una scalinata, ed ha un prospetto in stile barocco completato da 2 torri campanarie gemelle con cupole a bulbo; la Chiesa ed il Convento delle Benedettine, dove, ancora oggi, le monache di clausura confezionano i mandorlati. Nella Chiesa del Convento sono conservati la lettera e il sasso che il demonio inviò per tentare Suor Maria Crocifissa (Isabella Tomasi, figlia del Duca Santo).

LA "MARINA" DI PALMA

LUNGOMARE DI MARINA DI PALMA (PERCORSO GARA)


CASTELLO CHIARAMONTANO
SI RINGRAZIA PER LE FOTO AEREE
I RAGAZZI DEL GRUPPO "AEREOCLUBPALMA"

Statistiche web e contatore accessi

MARINA DI PALMA





Incastonata tra due fortalizi: il Castello Chiaramontano e la torre di S. Carlo vi è la baia di Marina di Palma.